arterìa

arterìa

Arteria è un progetto che si propone di aprire degli spazi di partecipazione, interazione sociale e promozione culturale e artistica.
Il locale in vicolo Broglio a Bologna ha le caratteristiche architettoniche ideali per sviluppare un progetto multiculturale trasversale rispetto alle diverse espressioni artistiche, avvalendosi di tutti gli strumenti della comunicazione.
Le pietre antiche di un palazzo millenario entrano a far parte della scenografia globale di uno spazio che fa dell’interazione di natura e tecnologia la sua caratteristica principale.
Arteria diventa così palcoscenico di concerti dal vivo, dj set, spettacoli teatrali e di danza, mostre e installazioni, proiezioni e rassegne cinematografiche, eventi letterari, culturali e sociali. Si candida quale punto di riferimento per gli artisti e per chiunque sia interessato all’arte nelle sue molteplici forme o a un intrattenimento con contenuti culturali.
Arterìa come un laboratorio d’arte, Arteria come grande via di comunicazione, scorrimento di ossigeno e nutrimento di contenuti e idee. Luogo in cui partecipare ad un evento, assistere ad uno spettacolo, leggere un libro o navigare wi-fi, rilassarsi o incontrarsi con la possibilità di allietare il palato degustando buon vino e birra nonché diverse specialità gastronomiche.
Il locale si articola in più spazi multifunzionali: sala “Sinus” con bar, zona ristoro e palco, sala “Cor” con area espositiva, lettura e relax, più spazio internet e informazione, sala “Pes” con area disco,.
L’impianto audio-video e l’illuminotecnica sono strutturati in maniera da poter rendere indipendenti le sale, permettere l’interazione fra iniziative simultanee o consentire di realizzare un unico evento organico in cui multiformi espressioni artistiche trovino lo spazio ideale per essere rappresentate.
L’allestimento e l’arredamento sono concepiti secondo criteri di un’architettura sostenibile, con l’utilizzo di materiali ecocompatibili: intonaci e rivestimenti sono realizzati interamente in terra cruda, le pitture e i trattamenti sono naturali, in linea con la politica di rispetto dell’ambiente e dell'uomo.
Arteria si propone di offrire stimoli, qualità e possibilità di interazione, così da coinvolgere un pubblico eterogeneo in un progetto di rivitalizzazione culturale e sociale della città.


Benkadi

Benkadi

Associazione Culturale di Bologna, da alcuni anni è attiva nel territorio Bolognese e Italiano per promuovere iniziative formative inerenti la Danza e le Percussioni Africane.

Bravo Caffè

Bravo Caffè

Il Bravo e' senza dubbio uno dei locali di riferimento per chi ama la musica dal vivo e l'intrattenimento di qualita' a Bologna e in Regione. Nel corso degli ultimi anni si e' consolidata la sua fama di live club e al jazz si sono affiancati tutti gli altri generi: funk, soul, gospel, rock....spulciando le rassegne dei migliori club italiani ed europei incontrerete molti artisti che abbiamo ospitato o che ospiteremo in futuro. Nel weekend la musica d'ascolto lascia spazio a concerti d'intrattenimento. Bravo Caffe'....uno spazio di qualita' nel centro di Bologna....il piccolo Red Note della citta'.


::: IL BRAVO CAFFE' è aperto
martedi, mercoledi, giovedì:
::: dalle 19.00 alle 02.00
venerdì:
::: dalle 19.00 alle 03.00
sabato:
::: dalle 19.00 alle 03.00
domenica:
::: dalle 12.30 alle 15.30 Brunch
::: dalle 18.30 alle 02.00

Chiara

Chiara

Speaker radiofonica

Death of Anna Karina

Death of Anna Karina

"I Fugazi che rifanno la colonna sonora del Rocky Horror Picture Show in versione revolt-proletaria. Un Dracula elegantissimo e situazionista che suona le pianole degli At The Drive In con i denti ancora sporchi di sangue. Dicono Depeche Mode ma sembrano Arab On Radar molto più cattivi. E fuori brucia Parigi brucia New York brucia Londra brucia Tokyo. Horror-scream-core in chiave rocknroll. Ferocemente indie, drasticamente Death Of Anna Karina. A 3 anni di distanza dall'omonimo cd d'esordio, questo 'New Liberalistic Pleasure' è un passo in avanti siderale. Nessuna sbandata pop o miope chiusura avantgarde, al contrario si serrano le fila e si intensifica il fuoco. Nessuna trincea che resiste a quelle pianole suonate così. Nessuna paura residua spazzata via da una sezione ritmica basso batteria ad orologeria e da chitarre che sono praticamente 2 rasoi usati con la precisione del killer clinicamente e irrimediabilmente pazzo. Alza il volume e spingi play e lasciati circolare questo disco nelle vene. Ogni vampiro che verrà dopo a succhiarti il sangue sarà strafatto di adrenalina e non potrà fare a meno di agitare la testa e saltare (e poi fuggire via terrorizzato). E non è mica Emo. Ma è 100% Core. Nel senso di cuore che batte (X te, X te, X te. Cioè XXX). Di un post-romanticismo schizzato e disperatamente insensato, percorso da una nevrosi che scorre sotto allucinata come alcuni incubi che – per assurdo - vorresti non finissero mai (e quando finiscono si trasfigurano in qualcosa di epico – ascoltate l'ultima traccia interamente strumentale del cd e vi farete un'idea di cosa si sta dicendo). Impossibile trovare una track sbagliata o 'debole'. Peso specifico dell'intero album: il mercurio. Artwork grafico impeccabile (Greta/Heartfelt), registrazione tagliente e brillante come un lampadario di cristalli (Giulio Favero). La Scena al completo sentitamente si commuove si agita si danna l'anima si inorgoglisce per questo che è insieme gioiello, spaccato e – perchè no - manifesto d'intenti. Miglior (chi ha detto nuovo?) gruppo del momento. Dopo Disco Drive e Settlefish, altro centro pieno per la Unhip".


Recensione tratta da Rockit.it sul disco 'New Liberalistic Pleasure'


Drink to Me

Drink to Me

Drink to Me è una band composta da 3 giovani torinesi che nasce nel autunno del 2002. Tra il 2003 e il 2005 registrano 4 EP pubblicati con StuproBrucio Records, la propria etticheta, e si esibiscono in una serie di folgoranti live show con luci stroboscopiche e chitarre affilate come rasoi rugginosi. Dopo questo lavoro intensivo, a settembre del 2005 ricevono una buona notizia: la MIDFINGER RECORDS propone loro la realizazione di un full-lenght. Esce così nel 2008 "Don´t Panic, Go Organic", missato da Andy Savours (assistente di Alan Moulder, e al mixer per Blonde Redhead, Yeah Yeah Yeahs, The Horrors, The Killers…), disco che riceve una pioggia di recensioni entusiastiche da parte della stampa. Il resto si scrive nei live, che li stanno portando in giro per tutta l’Italia (Torino, Venezia, Milano, Palermo, Catania, Bologna, Napoli, Firenze, Roma tra le principali città toccate. Finalmente tra una pausa di un anno in cui scrivono i brani nuovi, i Drink to Me registrano il secondo lavoro titolato "Brazil", in uscita il 13 marzo del 2010 sotto la Unhip Records. Il disco è più maturo e coeso rispetto al precedente, e le tastiere conferiscono un 'sound' particolare che oscilla tra il pop tedesco, il post-punk e il minimalismo. Attualmente si trovano in giro presentando "Brazil" in tutta la geografia italiana (per più info guardare le date dei concerti su http://www.myspace.com/drinktomeband).


Electric Flag

Electric Flag


Endre Vazul Mándli

Endre Vazul Mándli


Estragon

Estragon

Uno dei locali di maggior tendenza del panorama italiano e bolognese. Da sempre offre una programmazione in grado di entusiasmare e di competere con i grandi locali underground mondiali. L'estragon è inoltre attivo come servizio booking dimostrando sempre più la propria visione futuristica del mondo musicale.

Fusió 36

Fusió 36

Fusió 36, un grup versàtil en la complexa realitat musical i social del món en el segle XXI.
Ens uneix una voluntat d’oferir espectalces i concerts interactius on músics, públic i un objectiu comú de fer quelcom de bo en aquest món s’alineen per a revolucionar les ments creatives i treure’n una experiència musical refrescant i perquè no divertida!
Música d’improvització o de creació assistida.
Us proposem un assortit de creativitat amb o sense precedents del qual podreu disfrutar mentre us mantingueu actius i disposats a viure una aventura musical.
Us animem a apuntar-vos-hi!

Gaetano Alfonsi

Gaetano Alfonsi

Gaetano Alfonsi, Jazz Drummer, he lives in Bologna (ITALY) and collaborate with many music project, Voodoo Sound Club is the most important band supported as well as His excellent drumming.

Giardini Sonori

Giardini Sonori

Sale prova, Recording Studio, Progettazione ed Organizzazione Eventi, Management e Redazione. Sale prova GiardiniSonori offre l’utilizzo di due sale prove attrezzate allo scopo di accontentare ogni esigenza del musicista,dall’amatore al professionista mettendo a disposizione dei suoi clienti amplificatori , strumenti e batterie delle migliori marche. Ogni sala è dotata di luce e ricambio d’aria naturale, aria condizionata e deumidificatore per rendere lo stazionamento all’interno della struttura agiato e confortevole. In zona tranquilla e circondata dal verde il giardino estivo permette soste-relax , mentre la sala reception interna ( fornita di servizio Bar e sistema internet-wireless gratuito per tutti i clienti ) permette di attendere o riposarsi dalla session recording o prove in un luogo caldo ed accogliente. La struttura certificata AUSILIO è stata interamente progettata per dare la possibilità ad ogni musicista di poter simulare il concerto o comporre il proprio brano seguendo il concetto del suono “naturale” e non “attutito” da materiale fonoimpedente.Infatti l’intera struttura è costruita con mattoni pieni, doppie pareti distanziate ed adagiate su percorsi di sughero per diminuirne la conducibilità del suono. Con l’aiuto dei rilevamenti di Ausilio inoltre è stato stimato il clima acustico delle singole sale e l’arredo proporzionato permettendone una resa sonora nitida e ben equilibrata

Guglielmo Pagnozzi & Voodoo Sound Club

Guglielmo Pagnozzi & Voodoo Sound Club

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Contemporary Afrofunk Band
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Guglielmo Pagnozzi – sax, tastiere, voce Lazzaro Piccolo – chitarra elettrica Alex Trebo - clavinet, sinth Salvatore Lauriola – basso elettrico Gaetano Alfonsi – batteria Danilo Mineo – percussioni Musica da ascoltare e da ballare, miscela esplosiva di Funky, Afrofunk, Disco'70, Afrobeat e psichedelia, con un repertorio interamente dedicato all'energia e al ballo composto sia da brani originali che da "cover" di Manu Dibango, James Brown e Fela Kuti. Il concerto di VSC riporta il Funk e il Jazz all'originale matrice africana: l’ipnotica ripetitività delle progressioni ritmiche e le torrenziali improvvisazioni del saxofono del leader, intrise di preziosa intensità espressiva, esplodono in una dimensione più rituale ed ancestrale, che coinvolge intensamente il pubblico sul piano intellettuale, fisico ed emotivo. A questo progetto hanno partecipato tra gli altri: Roy Paci, Gianluca Petrella, Billy Konatè, Sire Doumbouya.


Half a bee

Half a bee

Half a Bee's è la storia di api operaie operose,fantomatica metafora di un microcosmo perfetto. Lo spettacolo svela il punto di vista delle nostre madrine Api in stile tragicomico e melodrammatico. Nel succedersi dei quadri scenici, la musica, voce unica narrante, tesse una trama scoppiettante di paradossi dal mondo femminile, destabilizati da ronzii fastidiosi e una sagace ironia. Le Api ,in frenetico movimento nomade ,maestre di pragmatismo, raccontano di nuove possibili forme di azione. Half a Bee's è uno sguardo dal microcosmo perfetto delle Api, per vedere il mondo con altri occhi e captare nuove sfumature di colori accesi.


J' adore... les nuits blanches electro chic...

J' adore... les nuits blanches electro chic...

Disfruta de les nits més sensuals i elegants de la Barcelona més profunda...

We Are Back!

Esperem tothom el dijous a partir de las 22:00!!!
Mucha, mucha fiesta,
y musica electro chic...
para bailar all night long!

and... if you put your name on the wall: free entry+ drink discount!!
Vi aspettiamoooooo!!!
...per una notte di classe.... e di follia...

Check this out....

(musica by tonton) http://soundcloud.com/dj-saphir


J´adore "les nuits blanches electro chic" @ Guru Barcelona

Calle nou de la rambla, 22

Barcelona

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J adore Barcelona

Mail:

Jessica Delise

jesseaster@gmail.com

Jessica Delise

Jessica Delise

Imprenditrice musicale!!!
Dopo aver frequentato il conservatorio G.B Martini a Bologna, Jessica lascia il violino per dedicarsi al management e all'imprenditoria musicale, laureandosi in "Scienze della comunicazione" presso l'Università di Bologna. Durante gli anni Universitari collabora come speaker di un programma di news musicali per l'emittente locale "RAdio Fujiko" e contemporaneamente collabora con un'agenzia di organizzazione eventi che opera tra Bologna e i lidi ferraresi.
Nel 2007 si trasferisce a Barcelona dove frequenta un master in "Gestion de empresa en la industria de la musica" presso l'università "Pompeu Fabra", alla fine del quale collabora, attraverso uno stage, con la stessa Università per la redazione de "El Libro Blanco de la musica en Espana 2008".
Dal 2006 decide di nn abbandonare completamente il suo strumento e riinizia a suonare in due gruppi tra qui e barcelona. Consapevole del fatto che anni di inattività hanno pregiudicato la sua abilità... continua a volere suonare....
e intanto la ritroviamo a partecipare a JEM

Lacrimosa - Sehnsucht (2009)

Lacrimosa - Sehnsucht (2009)

Album de Lacrimosa

Lazzaro Piccolo

Lazzaro Piccolo

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Nel 1994 Lazzaro Piccolo si trasferisce a Bologna per continuare gli studi, sia didattici sia musicali, iscrivendosi al DAMS, Sezione Disciplinari Musicali e diventando allievo del chitarrista Giampiero Burza, con il quale si avvicina alla musica Jazz. Nel 1995 sceglie la musica Jazz come proprio genere e si iscrive al Corso di Armonia Jazz, Teoria e Solfeggio presso la scuola “C.P.M.”di Milano, tenuto dal chitarrista e compositore Bebo Ferra, con il quale conseguirà il Diploma nel 2000. Nel 1997 partecipa a Siena Jazz dove entra nel terzo livello (professionale) per la partecipazione al seminario, suonando con il M° Giancarlo Schiaffini durante il corso di Musica d’Insieme ed esibendosi extra scolasticamente con il maestro in uno dei concerti serali dalla manifestazione. Inizia quindi una fase di ricerca che lo porterà ad intensificare i propri studi sotto la guida di personaggi di spicco nell’ambiente jazz italiano, del calibro di Domenico Caliri, Gianluca Petrella e Antonio Borghini. Un’altra importante esperienza riguarda la partecipazione al Seminario tenuto da Jim Hall a Ravenna, in occasione dall’edizione 2000 di “Mister Jazz”. Nello stesso anno si iscrive al Corso Sperimentale di Jazz e Musiche del Nostro Tempo presso il Conservatorio G. Martini di Bologna e di Ferrara. Negli ultimi anni intensifica inoltre la propria attivita.. concertistica avvalendosi della collaborazione dei migliori elementi della nuova scena jazzistica bolognese e organizzando eventi e rassegne musicali in svariati locali Fra le attivita.. di maggiore interesse ricordiamo: Nel 2001 Aprile – Maggio: Rassegna Jazz presso locale “Al Piccolo”, p.zza Verdi Bologna in qualita.. di musicista e direttore artistico a cui hanno partecipato fra gli altri Sandro Satta, Domenico Caliri, Alberto Capelli, Antonio Borgini, Eduardo Maraffa. Nel 2005 gennaio- Febbraio: Rassegna Jazz presso il locale “Mate Caffe..” in qualita.. di direttore artistico e musicista a cui hanno partecipato fra gli altri, Matteo Raggi, Davide Brillante, Roberto Rossi, Davide Garattoni. Nel 2006 Novembre – Dicembre Entra a far parte del quartetto del musicista bolognese Guglielmo Pagnozzi il quale vanta di collaborazioni con Paolo Fresu, Enrico Rava, Steve Lacy, Roy Paci ecc. suonando in svariati festival; Bologna: Bravo Caffe.., Cantina Bentivoglio, Festival del Salotto Jazz Mana.. di cui era anche direttore artistico con partecipazioni del calibro di Ares Tavolazzi, Carlo Maver, Fabrizio Puglisi. Un’ altra importante manifestazione e.. stato il concerto tenutesi al jazz club di Ferrara “Torrione”; Collaborazione con Mop Mop al festival jazz estivo della Cantina Bentivoglio e Bravo Caffè, composta da: Alessandro Trebo, Andrea Benini, Pasquale Mirra, Salvatore Lauriola. Nel 2007 all’insegna di nuovi progetti nasce il Sound Club con il leader Guglielmo Pagnozzi. Tale progetto unisce 6 musicisti che collaboreranno con Roy Paci, Federico Poggipollini e con tanti altri dello stesso calibro, e con il loro afro - funky - jazz faranno ballare bologna, rendendo ogni concerto unico. Nel 2008 registrano al TAM TAM di Cesena il disco che presto uscirà e successivamente vengono chiamati da Radio Fujiko di Bologna per registrare un live. Sempre nel 2008 crea Sound Four un progetto che nasce in parallelo con il Sound Club. Tale formazione è composta da musicisti di gran talento come Beppe Scardino, Gaetano Alfonsi, Salvatore Lauriola e come special guest Federico Scettri

Max Messina

Max Messina

Max Messina nasce a Bologna il 03/05/1982. Studia per 6 anni violino con il Maestro Ugo Mantiglia, prendendo parte come “primo violino” ad un orchestra con la quale suonerà per cinque anni. Contemporaneamente al violino, studia Batteria da autodidatta per alcuni anni.
Nel 1996 abbandona il violino per dedicarsi a tempo pieno alla batteria. Nello stesso anno conosce Tommaso Stanzani, con il quale scambia esperienze, idee e gusti musicali. Dai due nascono gli HORIZONS, con i quali scriverà un pezzo di storia personale che ancora oggi lo caratterizza.
Dal 2005 studia alla Music Academy 2000 di Bologna con Bruno Farinelli e Filippo Mignatti, due splendidi insegnanti, dai quali apprende tecnica e decisione.
Nel 2006, con Michele Turchi e il doctorStudios di Bologna, prendende parte a vari progetti e comincia a registrare parti di batteria per svariati artisti del panorama musicale Italiano.
HA SUONATO e COLLABORATO CON:
HORIZONS
VINCENZO PASTANO
MAURO PATELLI
DANIELE CHIEFA
FEDERICO POGGIPOLLINI
GIOVANNI MARINELLI
LOGAN (Martina Torreggiani)
ELEONORA MAZZOTTI
PULP DOGS
MASSIMILIANO MARTINES
PAOLO LA GANGA
RADIOVIRGINIA
ONLY WOMAN
ZHENA
QUASAR
CISKY
MANTRIKA
ANTHERA
ANTONELLO GRECO
LEONARDO SERASINI
ALESSIA IPPOLITI
SILVIA FALI
MICHELE TURCHI
ANDREA PAGANI
STEFANO DICHIO
PROGETTI ATTUALI:
HORIZONS (La Fuente Records, Milano). [www.horizonsband.com].
LOGAN - Batterista ufficiale della band di Martina Torreggiani per la registrazione e la presentazione LIVE di "Al di la", il primo Album da solista della cantante [www.myspace.com/martinatorreggiani].
VINCENZO PASTANO (Ultra Tempo, Milano) - In sostituzione ad IVANO ZANOTTI per il "Compro Verità Tour" [www.vincenzopastano.com - www.myspace.com/vincenzopastano]
GIOVANNI MARINELLI - Registra "ISTERIA", il primo Album da solista del cantante pugliese, in uscita il 15 Maggio'09. Segue il tour di presentazione. [www.myspace.com/giovannimarinelli].
MASSIMILIANO MARTINES - Presentazione di "FROTTOLE", il primo cd dell'attore/scrittore di Lecce. [www.myspace.com/massimilianomartines].
RADIORAPTUS - Tributo a LIGABUE [www.myspace.com/zhenatribute]
VERTIGO - Tributo agli U2


Minavagante

Minavagante

Jazz-tribute a MINA Minavagante nasce a Bologna nel 2005 come progetto musicale in omaggio alla grande ed inimitabile Mina. Un'eclettica ed accurata selezione dei migliori frammenti di Musica da lei interpretati, che spazia dagli innumerevoli brani per lei appositamente scritti alle tante canzoni di Battisti/Mogol da lei reimpreziosite, dalle sue collaborazioni artistiche con figure come De Andrè o Celentano agli standards d'oltreoceano con cui frequentemente le piaceva misurarsi. Alla base del progetto, un attento e costante riarrangiamento musicale, volto ad estrapolare, da una così vasta e varia produzione artistica, una sonorità originale ed omogenea, a cavallo tra il jazz e la bossa-nova, il latin ed il lounge, senza dimenticare la dimensione fondamentalmente pop-cantautorale dell'artista omaggiata. La notorietà del repertorio, combinata alla delicata rielaborazione delle sonorità, genera un raffinato ensemble in grado di adattarsi a disparati ambienti e situazioni, come dimostra l'attività live del gruppo: dagli aperitivi (Blue Inn, Balmoral, Bar Sole), alle cene (Tittopappabumba, Spago 3, Locanda del Castello, Trattoria San Chierlo, Molo TreZero), alle rassegne musicali (Altro Cafè di Imola, Villa Ducale di Parma, Grizzana in Festa, Ambo Night Fever), agli eventi privati (conferenza di Eikon Communication alla Banca di Cento, festa privata al Resident Michelangelo di Ferrara, diversi matrimoni e ricevimenti in residenze private), ecc…. Formazione: Michela Pedrini /voce Giorgio Santisi /basso Antonio Amabile /pianoforte Christian Rovatti /batteria


MooH!

MooH!

MooH! is freedom.
Find my pictures in the world of music.

Ngunda Nganga

Ngunda Nganga

Cabaret Afro-cubano.
Un espectáculo y un estudio antropológico en el que, utilizando un formato de cabaret, se muestran la música sacra y folclórica afro-cubana desde la perspectiva de la vieja España.
Un viaje a la Cuba del S XIX, con la música como hilo conductor, donde se mezclan la danza y las historias para ofrecer una experiencia excitante y diferente.

Orinoco

Orinoco

Orinoko, named after one of the biggest Rivers in South America, is a young international band based in Leipzig Germany. Their music draws from afro-cuban folklore as well as latin american popular music and merges it with jazz and rock into a new, Latin American sound.

Parafusions

Parafusions

The birth of the Parafusions music duo is due to the lucky encounter of two crazy but great musicians and friends, David Papaleo (guitar and vocals) and Andy Vazul (harmonica, flute and vocals). One represents paranoia and the other confusion, although it is not clear who does what and it is not even important. Each of their songs is a parafusion and the collection of all these songs led them to call the band Parafusions. Both of them grew up with and played the blues, but neither of them could stay locked inside the confines of the ancient black genre, and so they decided to shatter those confines. And so Parafusions became a fusion of genres without borders. The music is mainly based on blues and jazz; however they can easily turn to Balkan rhythms, flamenco melodies, Arabic scales, Django gypsy-style and any kind of ethno roots. Certainly David tinted the music with the Mediterranean colors of Italy while Vazul added the melancholic tones of traditional Hungarian music. In other words Parafusions play ethno-blues. Though the two musicians are totally parafused together, they are definitely also looped together. Andy and David both use a loop station, which helps create several layers of sound live in front of the audience, giving the impression that there is a big band playing on the stage with many instruments with a sound that fills up the whole music hall. The Parafusions duo has two different repertoires. One includes their original instrumental songs and the musicians glide freely on the surface of the music while seamlessly melting into different genres. The other one includes traditional blues covers from greats like Albert King, Albert Collins, Jimi Hendrix, Muddy Waters, Stevie Ray Vaughn, Janis Joplin, Eric Clapton, Creedence Clearwater Revival, Troyce Key, JJ Malone, etc. At Parafusions concerts, both musicians grab the mikes and sing. However, as one does not exist without the other, most commonly their performances mix songs from both repertoires.


Piero Gualandi

Piero Gualandi

bassista dei Vanderlei

Scalo San Donato

Scalo San Donato

4° atto del Progetto "Cantiere Culturale Bolognese" avviato il 1 Gennaio 2005 presso l'ex macello di Bologna: Custodia temporanea dell'ex Mensa/Dormitorio dei Ferrovieri, momentaneamente in attesa di destinazione d'uso da parte della Propietà, in via Larga 49, Bologna. A partire dal 1 Ottobre 2009, dopo 4 mesi di ripristino e messa in sicurezza dello spazio, al via la nuova Bonifica Temporanea dell'Associazione Planimetrie Culturali, con il patrocinio del Quartiere San Donato. Un anno per rivitalizzare e rigenerare un pezzo brutto della nostra città, poi si fanno i fagotti e si ricomincia in altri luoghi.
Mi piacerebbe conoscere:
T.A.Z. [Temporary Autonomus Zone] Un mezzo privilegiato per trasmettere informazione. Aree dismesse, edifici abbandonati trasformati da “ex templi del lavoro” a veri e propi “templi del divertimento”. “Luoghi liberati”, che si sottraggono al conformismo imperante, una invisibile e sfuggente “isola nella rete” (Bruce Sterling), capace di porsi in essere per poi svanire ancora prima di essere identificata e raggiunta dalle forze del potere, ricostituendosi nuovamente in un altro posto e in epoca differente. Fisse [Permanent Autonomus Zone P.A.Z.] o volatili [T.A.Z.] che siano, tali zone sono un luogo, non necessariamente geografico, di ribellione sociale, politica, ma anche artistica. Spazi di reciproca conoscenza, di osmosi e di crescita collettiva, importantissimi e assolutamente necessari. TAZ è come un sollevamento che non si dirige direttamente dallo Stato, un’operazione di guerriglia che libera un’area di terreno, di tempo, di immaginazione.

Sintonnison estudio

Sintonnison estudio

Estudio de grabacion y creacion musical


SOund36 Music Magazine

SOund36 Music Magazine

SOund36 Web Music Magazine
testata giornalistica Registrazione trib. di Roma n.123 18.3.08
Mai come ora abbiamo deciso di esserci, di scrivere di musica con tutta la nostra passione di persone indipendenti.
Il nostro progetto nasce un anno fa a Berlino, più precisamente a Kreuzberg, da cui deriva anche il nome della rivista. Kreuzberg è uno tra i quartieri più conosciuti per il suo essere multiculturale, tollerante e centro vivace della scena alternativa di Berlino. Ai tempi del Muro la sigla SO36 identificava, attraverso il numero di codice postale dell'epoca, la zona più a est di questo quartiere a ovest, quella più ricca di stimoli e di nuovi fermenti culturali che diede vita ad una controcultura innovativa e che, nonostante tutto, continua ancora oggi a esistere con caparbietà. SO36 è diventata per noi un simbolo a cui ispirarci, una freie Zone, un luogo non geografico dove poter esprimere liberamente tutto quello che ci piace, dai gruppi più noti a quelli meno noti, cercando sempre di dare spazio a chi ne ha poco o non lo ha affatto. Nelle nostre rubriche approfondiremo anche molti dei temi che girano intorno alla musica proponendovi una prospettiva non consueta dei fatti, mantenendo sempre viva la nostra voglia di un'informazione di qualità.
Buon ascolto e buon viaggio a tutti! (aprile 2008)
Annalisa Nicastro, eine Berlinerin
Direttore Responsabile: Annalisa Nicastro
In redazione: Massimo Bomprezzi, Antonio Bonansingo (da Londra), Fabrizio Caperchi, Fabrizio Cortesi, Victor Deleo, Claudio Donatelli, Monica Garavello, Priscilla Guilbeault, Anika Kristen (da Londra), Claudio Lodi, Gianluca Nicastro, Barbara Parolini, Luca Savettiere, Federico Ugolini, Giovanni Vitagliano
Ufficio Stampa: Simona Raffaeli

Stefano Giust

Stefano Giust

STEFANO GIUST IS AN IMPROVISER MUSICIAN, DRUMMER, ELECTRONIC/ACOUSMATIC MUSIC COMPOSER, PERFORMER AND PRODUCER.

His work develops into many different experimental achievements, in which improvisation and indeterminate music hold a central role. He looks upon contemporary improvisation as an open process compatible with any idiom and musical situation. He works on these subjects in their many variants — languages, instrumentation, methods; into an acoustic, electric, electronic and audio/video surrounding —. He collaborates with musicians, composers, filmmakers, dancers, actors, poets, visual artists.

In 1993 he has founded the undeground label Setola di Maiale, a network/catalogue of avant-garde musicians who has released his work as well as the work of many excellent artists.

For more info - biography, complete discography, projects, interviews/reviews, music, pics, videos, concerts update - please check the personal website at:
www.myspace.com/stefanogiust

EXCUSE ME IF I'M NOT ANSWERING MESSAGES, BUT I DON'T USE THIS PROFILE. FOR CONTACT PLEASE WRITE TO MY E-MAIL

TamburaBa

TamburaBa

Percussioni e Danze ispirate alla tradizione dell'Africa Occidentale

Tommy Ruggero

Tommy Ruggero

I was born in 1982, and I started playing drums at the age of 11. I've always been fascinated by rhythm, in every shape it could assume. I first traveled to Africa in 2000 and since then I fell in love with it, I really believe that we all come from there, at least musically speaking. I started playing in different bands, taking private lessons and letting my music grow up little by little. I managed to play in several venues, including dance courses, and theatres, with west african percussions. I lived for a year in NYC, studying at the Drummers Collective, and playing some West African percussion as well. I absolutely dig the concept that every object on the planet has a proper pulse, and everything could be transformed into music. Basically there are two big influences in my playing: west african percussion, djembe and doun doun drums from the Mali - Guinea - Senegal - Burkina Faso - Ivory Coast area, and the more "western" concept of modern drumset. Always trying to mix together those two different musicalities

Unhip Records

Unhip Records

UNHIP RECORDS - BOLOGNA, ITALY
Started back in 2002 as a vinyl-only label for one-off split singles (Tarwater/Yuppie Flu, Lali Puna/ISAN, Pan American/To Rococo Rot, Land Of The Loops feat. Tipsy/Buckminster Fuzeboard, Fantômas/Melt-Banana). Now the active roster features five kick-ass italian acts (The Death Of Anna Karina, Disco Drive, Settlefish, Egle Sommacal and The Zen Circus & Brian Ritchie) and the split thing still goes on (Califone, The Black Heart Procession, Calexico, Geoff Farina and Ant are amongst the confirmed future releases).
CONTACTS
_contact & mailorder: info@unhiprecords.com (all e-mails are happily read but a reply is guaranteed only for mailorder issues/tutte le mail vengono lette molto volentieri ma una risposta è garantita solo per le questioni riguardanti il mailorder)
_to have the finger on the pulse of what's happening at unhip subscribe to our newsletter by sending a request hereitaliano: se volete iscrivervi alla newsletter della unhip mandate una mail qui specificando se volete ricevere la newsletter sull'etichetta e le uscite discografiche (di rara cadenza) oppure quella sugli eventi/concerti organizzati da unhip (cadenza o meno settimanale, di interesse soprattutto per chi abita a bologna e dintorni), oppure entrambe.
_for demo submissions please read carefully our brutally honest demo policy. we are already getting too many demos for our ears so if you want to send one keep in mind that:
we might not listen to it
we might listen to it and never tell you that we did
we definitely won't be able to answer to any e-mail asking if we have received it, what we think about it, what suggestions do we have or what other labels might be interested in it
if you still think it's worth sending it to us because you really feel we would like it then get in touch. it sounds harsh but we simply do not have the human (and definitely not financial) resources to do otherwise, so we'd rather be honest upfront!!!
italiano: non riusciamo ad ascoltare tutti i demo quindi potreste inviarlo per nulla
certamente non siamo in grado di rispondere a mail che chiedono se il demo è arrivato, se l'abbiamo ascoltato, cosa ne pensiamo o che suggerimenti possiamo avere
perdonate la brutalità che può essere interpretata anche come stronzaggine, è solo che non abbiamo le risorse umane (nè tantomeno finanziarie) che ci permettano di ascoltare tutti i demo. e sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei gruppi che già pubblichiamo se invece che dedicare il nostro tempo a loro lo dedicassimo ad ascoltare demo che tanto, con grandissima probabilità, non potremmo pubblicare neanche se ci piacessero.

vanderlei

vanderlei

Il progetto nasce a Bologna nel settembre 2005 sul palco dell'Estragon (Bo) in occasione di un grande evento live. L'incontro delle diverse storie musicali dei componenti di quella formazione ha fatto subito capire che qualcosa di nuovo stava nascendo.
La maggior parte dei partecipanti al nuovo progetto un tempo erano i Kybbutz, gruppo che registra nel 1999 il demo “La scatola”, prodotto a Firenze da Jeppe Catalano (batterista di Marco Parente e Giorgio Canali) e positivamente recensito su “Musica” di Repubblica. Nel 2001 il secondo demo, “Danzatore”, riscontra un grosso successo dal vivo. Spicca un'elegante sonorità post rock dalle particolari venature intimistiche che porta il gruppo anche a numerosi passaggi sulle radio alternative locali.
Perfettamente integrati nel panorama underground bolognese, tra il 2000 ed il 2001 i Kybbutz calcano importanti palchi, tra i quali quello del National Music Convention con i Verdena ed il palco dell' Estragon Summer, noto a tutti per l'Indipendence Days, e le più note piazza cittadine come P.za Maggiore e P.za VIII Agosto nell'ambito di importanti manifestazioni cultural-musicali. Nel 2001 suonano ancora all'Estragon, sul palco assieme a Meganoidi, Parto delle Nuvole Pesanti, Negramaro e Modena City Ramblers. Nel 2003 il brano “Danzatore di pioggia” viene inserito nella compilation “atpCD–vol.1”.
Nel 2006, dopo appena un anno dall’inizio del nuovo progetto, i Vanderlei vengono scelti tra le migliori dieci band dell'Emilia Romagna per rappresentare le nuove realtà musicali della regione al Mei di Faenza.
A gennaio 2008 esce il primo ep completamente autoprodotto dai Vanderlei, "1234". L'attacco, l'inizio di una nuova corsa, di un nuovo percorso. Sei tracce che tendono al meglio, un piccolo viaggio interiore verso nuovi punti di vista, verso una percezione più positiva di ciò che li circonda.
Ottobre 2008, inizia la collaborazione con Alkemist Fanatix Europe.
Ad agosto 2009 iniziano le registrazioni del primo disco, prodotto da Paolo Benvegnù.

1.

Guglielmo Pagnozzi & Voodoo Sound Club

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Contemporary Afrofunk Band
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Guglielmo Pagnozzi – sax, tastiere, voce Lazzaro Piccolo – chitarra elettrica Alex Trebo - clavinet, sinth Salvatore Lauriola – basso elettrico Gaetano Alfonsi – batteria Danilo Mineo – percussioni Musica da ascoltare e da ballare, miscela esplosiva di Funky, Afrofunk, Disco'70, Afrobeat e psichedelia, con un repertorio interamente dedicato all'energia e al ballo composto sia da brani originali che da "cover" di Manu Dibango, James Brown e Fela Kuti. Il concerto di VSC riporta il Funk e il Jazz all'originale matrice africana: l’ipnotica ripetitività delle progressioni ritmiche e le torrenziali improvvisazioni del saxofono del leader, intrise di preziosa intensità espressiva, esplodono in una dimensione più rituale ed ancestrale, che coinvolge intensamente il pubblico sul piano intellettuale, fisico ed emotivo. A questo progetto hanno partecipato tra gli altri: Roy Paci, Gianluca Petrella, Billy Konatè, Sire Doumbouya.

Zombie Demo
2.

Orinoco

Orinoko, named after one of the biggest Rivers in South America, is a young international band based in Leipzig Germany. Their music draws from afro-cuban folklore as well as latin american popular music and merges it with jazz and rock into a new, Latin American sound.
Viajeros
3.

Guglielmo Pagnozzi & Voodoo Sound Club

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Contemporary Afrofunk Band
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Guglielmo Pagnozzi – sax, tastiere, voce Lazzaro Piccolo – chitarra elettrica Alex Trebo - clavinet, sinth Salvatore Lauriola – basso elettrico Gaetano Alfonsi – batteria Danilo Mineo – percussioni Musica da ascoltare e da ballare, miscela esplosiva di Funky, Afrofunk, Disco'70, Afrobeat e psichedelia, con un repertorio interamente dedicato all'energia e al ballo composto sia da brani originali che da "cover" di Manu Dibango, James Brown e Fela Kuti. Il concerto di VSC riporta il Funk e il Jazz all'originale matrice africana: l’ipnotica ripetitività delle progressioni ritmiche e le torrenziali improvvisazioni del saxofono del leader, intrise di preziosa intensità espressiva, esplodono in una dimensione più rituale ed ancestrale, che coinvolge intensamente il pubblico sul piano intellettuale, fisico ed emotivo. A questo progetto hanno partecipato tra gli altri: Roy Paci, Gianluca Petrella, Billy Konatè, Sire Doumbouya.

African Jiva
4.

Parafusions

The birth of the Parafusions music duo is due to the lucky encounter of two crazy but great musicians and friends, David Papaleo (guitar and vocals) and Andy Vazul (harmonica, flute and vocals). One represents paranoia and the other confusion, although it is not clear who does what and it is not even important. Each of their songs is a parafusion and the collection of all these songs led them to call the band Parafusions. Both of them grew up with and played the blues, but neither of them could stay locked inside the confines of the ancient black genre, and so they decided to shatter those confines. And so Parafusions became a fusion of genres without borders. The music is mainly based on blues and jazz; however they can easily turn to Balkan rhythms, flamenco melodies, Arabic scales, Django gypsy-style and any kind of ethno roots. Certainly David tinted the music with the Mediterranean colors of Italy while Vazul added the melancholic tones of traditional Hungarian music. In other words Parafusions play ethno-blues. Though the two musicians are totally parafused together, they are definitely also looped together. Andy and David both use a loop station, which helps create several layers of sound live in front of the audience, giving the impression that there is a big band playing on the stage with many instruments with a sound that fills up the whole music hall. The Parafusions duo has two different repertoires. One includes their original instrumental songs and the musicians glide freely on the surface of the music while seamlessly melting into different genres. The other one includes traditional blues covers from greats like Albert King, Albert Collins, Jimi Hendrix, Muddy Waters, Stevie Ray Vaughn, Janis Joplin, Eric Clapton, Creedence Clearwater Revival, Troyce Key, JJ Malone, etc. At Parafusions concerts, both musicians grab the mikes and sing. However, as one does not exist without the other, most commonly their performances mix songs from both repertoires.

Boom
5.

Parafusions

The birth of the Parafusions music duo is due to the lucky encounter of two crazy but great musicians and friends, David Papaleo (guitar and vocals) and Andy Vazul (harmonica, flute and vocals). One represents paranoia and the other confusion, although it is not clear who does what and it is not even important. Each of their songs is a parafusion and the collection of all these songs led them to call the band Parafusions. Both of them grew up with and played the blues, but neither of them could stay locked inside the confines of the ancient black genre, and so they decided to shatter those confines. And so Parafusions became a fusion of genres without borders. The music is mainly based on blues and jazz; however they can easily turn to Balkan rhythms, flamenco melodies, Arabic scales, Django gypsy-style and any kind of ethno roots. Certainly David tinted the music with the Mediterranean colors of Italy while Vazul added the melancholic tones of traditional Hungarian music. In other words Parafusions play ethno-blues. Though the two musicians are totally parafused together, they are definitely also looped together. Andy and David both use a loop station, which helps create several layers of sound live in front of the audience, giving the impression that there is a big band playing on the stage with many instruments with a sound that fills up the whole music hall. The Parafusions duo has two different repertoires. One includes their original instrumental songs and the musicians glide freely on the surface of the music while seamlessly melting into different genres. The other one includes traditional blues covers from greats like Albert King, Albert Collins, Jimi Hendrix, Muddy Waters, Stevie Ray Vaughn, Janis Joplin, Eric Clapton, Creedence Clearwater Revival, Troyce Key, JJ Malone, etc. At Parafusions concerts, both musicians grab the mikes and sing. However, as one does not exist without the other, most commonly their performances mix songs from both repertoires.

Boom
6.

Fusió 36

Fusió 36, un grup versàtil en la complexa realitat musical i social del món en el segle XXI.
Ens uneix una voluntat d’oferir espectalces i concerts interactius on músics, públic i un objectiu comú de fer quelcom de bo en aquest món s’alineen per a revolucionar les ments creatives i treure’n una experiència musical refrescant i perquè no divertida!
Música d’improvització o de creació assistida.
Us proposem un assortit de creativitat amb o sense precedents del qual podreu disfrutar mentre us mantingueu actius i disposats a viure una aventura musical.
Us animem a apuntar-vos-hi!
Quan no hi foreu
7.

Fusió 36

Fusió 36, un grup versàtil en la complexa realitat musical i social del món en el segle XXI.
Ens uneix una voluntat d’oferir espectalces i concerts interactius on músics, públic i un objectiu comú de fer quelcom de bo en aquest món s’alineen per a revolucionar les ments creatives i treure’n una experiència musical refrescant i perquè no divertida!
Música d’improvització o de creació assistida.
Us proposem un assortit de creativitat amb o sense precedents del qual podreu disfrutar mentre us mantingueu actius i disposats a viure una aventura musical.
Us animem a apuntar-vos-hi!
Omar
8.

Fusió 36

Fusió 36, un grup versàtil en la complexa realitat musical i social del món en el segle XXI.
Ens uneix una voluntat d’oferir espectalces i concerts interactius on músics, públic i un objectiu comú de fer quelcom de bo en aquest món s’alineen per a revolucionar les ments creatives i treure’n una experiència musical refrescant i perquè no divertida!
Música d’improvització o de creació assistida.
Us proposem un assortit de creativitat amb o sense precedents del qual podreu disfrutar mentre us mantingueu actius i disposats a viure una aventura musical.
Us animem a apuntar-vos-hi!
Que sí
9.

Drink to Me

Drink to Me è una band composta da 3 giovani torinesi che nasce nel autunno del 2002. Tra il 2003 e il 2005 registrano 4 EP pubblicati con StuproBrucio Records, la propria etticheta, e si esibiscono in una serie di folgoranti live show con luci stroboscopiche e chitarre affilate come rasoi rugginosi. Dopo questo lavoro intensivo, a settembre del 2005 ricevono una buona notizia: la MIDFINGER RECORDS propone loro la realizazione di un full-lenght. Esce così nel 2008 "Don´t Panic, Go Organic", missato da Andy Savours (assistente di Alan Moulder, e al mixer per Blonde Redhead, Yeah Yeah Yeahs, The Horrors, The Killers…), disco che riceve una pioggia di recensioni entusiastiche da parte della stampa. Il resto si scrive nei live, che li stanno portando in giro per tutta l’Italia (Torino, Venezia, Milano, Palermo, Catania, Bologna, Napoli, Firenze, Roma tra le principali città toccate. Finalmente tra una pausa di un anno in cui scrivono i brani nuovi, i Drink to Me registrano il secondo lavoro titolato "Brazil", in uscita il 13 marzo del 2010 sotto la Unhip Records. Il disco è più maturo e coeso rispetto al precedente, e le tastiere conferiscono un 'sound' particolare che oscilla tra il pop tedesco, il post-punk e il minimalismo. Attualmente si trovano in giro presentando "Brazil" in tutta la geografia italiana (per più info guardare le date dei concerti su http://www.myspace.com/drinktomeband).

The end of History (America)
10.

Sintonnison estudio

Estudio de grabacion y creacion musical

house1-AAC_a_128_kbps
11.

Sintonnison estudio

Estudio de grabacion y creacion musical

pasarela
12.

Sintonnison estudio

Estudio de grabacion y creacion musical

Aliento de Robot
13.

Endre Vazul Mándli

Labirinto
14.

Endre Vazul Mándli

Last Juan
15.

Endre Vazul Mándli

MusicL
16.

Endre Vazul Mándli

Spugna
17.

Electric Flag

Cissy Strutt
18.

Electric Flag

Otto_8
19.

Electric Flag

Sprunk Monkey
20.

Electric Flag

Cool
21.

Electric Flag

Otto_1
22.

Half a bee

Half a Bee's è la storia di api operaie operose,fantomatica metafora di un microcosmo perfetto. Lo spettacolo svela il punto di vista delle nostre madrine Api in stile tragicomico e melodrammatico. Nel succedersi dei quadri scenici, la musica, voce unica narrante, tesse una trama scoppiettante di paradossi dal mondo femminile, destabilizati da ronzii fastidiosi e una sagace ironia. Le Api ,in frenetico movimento nomade ,maestre di pragmatismo, raccontano di nuove possibili forme di azione. Half a Bee's è uno sguardo dal microcosmo perfetto delle Api, per vedere il mondo con altri occhi e captare nuove sfumature di colori accesi.

Popoff
23.

Half a bee

Half a Bee's è la storia di api operaie operose,fantomatica metafora di un microcosmo perfetto. Lo spettacolo svela il punto di vista delle nostre madrine Api in stile tragicomico e melodrammatico. Nel succedersi dei quadri scenici, la musica, voce unica narrante, tesse una trama scoppiettante di paradossi dal mondo femminile, destabilizati da ronzii fastidiosi e una sagace ironia. Le Api ,in frenetico movimento nomade ,maestre di pragmatismo, raccontano di nuove possibili forme di azione. Half a Bee's è uno sguardo dal microcosmo perfetto delle Api, per vedere il mondo con altri occhi e captare nuove sfumature di colori accesi.

Heebie Jeebies
24.

Fusió 36

Fusió 36, un grup versàtil en la complexa realitat musical i social del món en el segle XXI.
Ens uneix una voluntat d’oferir espectalces i concerts interactius on músics, públic i un objectiu comú de fer quelcom de bo en aquest món s’alineen per a revolucionar les ments creatives i treure’n una experiència musical refrescant i perquè no divertida!
Música d’improvització o de creació assistida.
Us proposem un assortit de creativitat amb o sense precedents del qual podreu disfrutar mentre us mantingueu actius i disposats a viure una aventura musical.
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Dut Duei
25.

Fusió 36

Fusió 36, un grup versàtil en la complexa realitat musical i social del món en el segle XXI.
Ens uneix una voluntat d’oferir espectalces i concerts interactius on músics, públic i un objectiu comú de fer quelcom de bo en aquest món s’alineen per a revolucionar les ments creatives i treure’n una experiència musical refrescant i perquè no divertida!
Música d’improvització o de creació assistida.
Us proposem un assortit de creativitat amb o sense precedents del qual podreu disfrutar mentre us mantingueu actius i disposats a viure una aventura musical.
Us animem a apuntar-vos-hi!
Brumoses Etèries
1.

Ngunda Nganga

Cabaret Afro-cubano.
Un espectáculo y un estudio antropológico en el que, utilizando un formato de cabaret, se muestran la música sacra y folclórica afro-cubana desde la perspectiva de la vieja España.
Un viaje a la Cuba del S XIX, con la música como hilo conductor, donde se mezclan la danza y las historias para ofrecer una experiencia excitante y diferente.
Montjuic Nganga
2.

Ngunda Nganga

Cabaret Afro-cubano.
Un espectáculo y un estudio antropológico en el que, utilizando un formato de cabaret, se muestran la música sacra y folclórica afro-cubana desde la perspectiva de la vieja España.
Un viaje a la Cuba del S XIX, con la música como hilo conductor, donde se mezclan la danza y las historias para ofrecer una experiencia excitante y diferente.
Carnaval de Sitges 2012: Tawiri
3.

Guglielmo Pagnozzi & Voodoo Sound Club

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Contemporary Afrofunk Band
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Guglielmo Pagnozzi – sax, tastiere, voce Lazzaro Piccolo – chitarra elettrica Alex Trebo - clavinet, sinth Salvatore Lauriola – basso elettrico Gaetano Alfonsi – batteria Danilo Mineo – percussioni Musica da ascoltare e da ballare, miscela esplosiva di Funky, Afrofunk, Disco'70, Afrobeat e psichedelia, con un repertorio interamente dedicato all'energia e al ballo composto sia da brani originali che da "cover" di Manu Dibango, James Brown e Fela Kuti. Il concerto di VSC riporta il Funk e il Jazz all'originale matrice africana: l’ipnotica ripetitività delle progressioni ritmiche e le torrenziali improvvisazioni del saxofono del leader, intrise di preziosa intensità espressiva, esplodono in una dimensione più rituale ed ancestrale, che coinvolge intensamente il pubblico sul piano intellettuale, fisico ed emotivo. A questo progetto hanno partecipato tra gli altri: Roy Paci, Gianluca Petrella, Billy Konatè, Sire Doumbouya.

Locomotive Jazz Festival 1
4.

Guglielmo Pagnozzi & Voodoo Sound Club

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Contemporary Afrofunk Band
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Guglielmo Pagnozzi – sax, tastiere, voce Lazzaro Piccolo – chitarra elettrica Alex Trebo - clavinet, sinth Salvatore Lauriola – basso elettrico Gaetano Alfonsi – batteria Danilo Mineo – percussioni Musica da ascoltare e da ballare, miscela esplosiva di Funky, Afrofunk, Disco'70, Afrobeat e psichedelia, con un repertorio interamente dedicato all'energia e al ballo composto sia da brani originali che da "cover" di Manu Dibango, James Brown e Fela Kuti. Il concerto di VSC riporta il Funk e il Jazz all'originale matrice africana: l’ipnotica ripetitività delle progressioni ritmiche e le torrenziali improvvisazioni del saxofono del leader, intrise di preziosa intensità espressiva, esplodono in una dimensione più rituale ed ancestrale, che coinvolge intensamente il pubblico sul piano intellettuale, fisico ed emotivo. A questo progetto hanno partecipato tra gli altri: Roy Paci, Gianluca Petrella, Billy Konatè, Sire Doumbouya.

Locomotive Jazz Festival 2
5.

Guglielmo Pagnozzi & Voodoo Sound Club

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Contemporary Afrofunk Band
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Guglielmo Pagnozzi – sax, tastiere, voce Lazzaro Piccolo – chitarra elettrica Alex Trebo - clavinet, sinth Salvatore Lauriola – basso elettrico Gaetano Alfonsi – batteria Danilo Mineo – percussioni Musica da ascoltare e da ballare, miscela esplosiva di Funky, Afrofunk, Disco'70, Afrobeat e psichedelia, con un repertorio interamente dedicato all'energia e al ballo composto sia da brani originali che da "cover" di Manu Dibango, James Brown e Fela Kuti. Il concerto di VSC riporta il Funk e il Jazz all'originale matrice africana: l’ipnotica ripetitività delle progressioni ritmiche e le torrenziali improvvisazioni del saxofono del leader, intrise di preziosa intensità espressiva, esplodono in una dimensione più rituale ed ancestrale, che coinvolge intensamente il pubblico sul piano intellettuale, fisico ed emotivo. A questo progetto hanno partecipato tra gli altri: Roy Paci, Gianluca Petrella, Billy Konatè, Sire Doumbouya.

Festival Delle Passioni, feat. Petrella
6.

Drink to Me

Drink to Me è una band composta da 3 giovani torinesi che nasce nel autunno del 2002. Tra il 2003 e il 2005 registrano 4 EP pubblicati con StuproBrucio Records, la propria etticheta, e si esibiscono in una serie di folgoranti live show con luci stroboscopiche e chitarre affilate come rasoi rugginosi. Dopo questo lavoro intensivo, a settembre del 2005 ricevono una buona notizia: la MIDFINGER RECORDS propone loro la realizazione di un full-lenght. Esce così nel 2008 "Don´t Panic, Go Organic", missato da Andy Savours (assistente di Alan Moulder, e al mixer per Blonde Redhead, Yeah Yeah Yeahs, The Horrors, The Killers…), disco che riceve una pioggia di recensioni entusiastiche da parte della stampa. Il resto si scrive nei live, che li stanno portando in giro per tutta l’Italia (Torino, Venezia, Milano, Palermo, Catania, Bologna, Napoli, Firenze, Roma tra le principali città toccate. Finalmente tra una pausa di un anno in cui scrivono i brani nuovi, i Drink to Me registrano il secondo lavoro titolato "Brazil", in uscita il 13 marzo del 2010 sotto la Unhip Records. Il disco è più maturo e coeso rispetto al precedente, e le tastiere conferiscono un 'sound' particolare che oscilla tra il pop tedesco, il post-punk e il minimalismo. Attualmente si trovano in giro presentando "Brazil" in tutta la geografia italiana (per più info guardare le date dei concerti su http://www.myspace.com/drinktomeband).

Drink to Me in London
7.

Drink to Me

Drink to Me è una band composta da 3 giovani torinesi che nasce nel autunno del 2002. Tra il 2003 e il 2005 registrano 4 EP pubblicati con StuproBrucio Records, la propria etticheta, e si esibiscono in una serie di folgoranti live show con luci stroboscopiche e chitarre affilate come rasoi rugginosi. Dopo questo lavoro intensivo, a settembre del 2005 ricevono una buona notizia: la MIDFINGER RECORDS propone loro la realizazione di un full-lenght. Esce così nel 2008 "Don´t Panic, Go Organic", missato da Andy Savours (assistente di Alan Moulder, e al mixer per Blonde Redhead, Yeah Yeah Yeahs, The Horrors, The Killers…), disco che riceve una pioggia di recensioni entusiastiche da parte della stampa. Il resto si scrive nei live, che li stanno portando in giro per tutta l’Italia (Torino, Venezia, Milano, Palermo, Catania, Bologna, Napoli, Firenze, Roma tra le principali città toccate. Finalmente tra una pausa di un anno in cui scrivono i brani nuovi, i Drink to Me registrano il secondo lavoro titolato "Brazil", in uscita il 13 marzo del 2010 sotto la Unhip Records. Il disco è più maturo e coeso rispetto al precedente, e le tastiere conferiscono un 'sound' particolare che oscilla tra il pop tedesco, il post-punk e il minimalismo. Attualmente si trovano in giro presentando "Brazil" in tutta la geografia italiana (per più info guardare le date dei concerti su http://www.myspace.com/drinktomeband).

Trailer "Brazil"
8.

Sintonnison estudio

Estudio de grabacion y creacion musical

por mis calles y sin miedo
9.

Death of Anna Karina

"I Fugazi che rifanno la colonna sonora del Rocky Horror Picture Show in versione revolt-proletaria. Un Dracula elegantissimo e situazionista che suona le pianole degli At The Drive In con i denti ancora sporchi di sangue. Dicono Depeche Mode ma sembrano Arab On Radar molto più cattivi. E fuori brucia Parigi brucia New York brucia Londra brucia Tokyo. Horror-scream-core in chiave rocknroll. Ferocemente indie, drasticamente Death Of Anna Karina. A 3 anni di distanza dall'omonimo cd d'esordio, questo 'New Liberalistic Pleasure' è un passo in avanti siderale. Nessuna sbandata pop o miope chiusura avantgarde, al contrario si serrano le fila e si intensifica il fuoco. Nessuna trincea che resiste a quelle pianole suonate così. Nessuna paura residua spazzata via da una sezione ritmica basso batteria ad orologeria e da chitarre che sono praticamente 2 rasoi usati con la precisione del killer clinicamente e irrimediabilmente pazzo. Alza il volume e spingi play e lasciati circolare questo disco nelle vene. Ogni vampiro che verrà dopo a succhiarti il sangue sarà strafatto di adrenalina e non potrà fare a meno di agitare la testa e saltare (e poi fuggire via terrorizzato). E non è mica Emo. Ma è 100% Core. Nel senso di cuore che batte (X te, X te, X te. Cioè XXX). Di un post-romanticismo schizzato e disperatamente insensato, percorso da una nevrosi che scorre sotto allucinata come alcuni incubi che – per assurdo - vorresti non finissero mai (e quando finiscono si trasfigurano in qualcosa di epico – ascoltate l'ultima traccia interamente strumentale del cd e vi farete un'idea di cosa si sta dicendo). Impossibile trovare una track sbagliata o 'debole'. Peso specifico dell'intero album: il mercurio. Artwork grafico impeccabile (Greta/Heartfelt), registrazione tagliente e brillante come un lampadario di cristalli (Giulio Favero). La Scena al completo sentitamente si commuove si agita si danna l'anima si inorgoglisce per questo che è insieme gioiello, spaccato e – perchè no - manifesto d'intenti. Miglior (chi ha detto nuovo?) gruppo del momento. Dopo Disco Drive e Settlefish, altro centro pieno per la Unhip".


Recensione tratta da Rockit.it sul disco 'New Liberalistic Pleasure'

Me and Wittgenstein
10.

Unhip Records

UNHIP RECORDS - BOLOGNA, ITALY
Started back in 2002 as a vinyl-only label for one-off split singles (Tarwater/Yuppie Flu, Lali Puna/ISAN, Pan American/To Rococo Rot, Land Of The Loops feat. Tipsy/Buckminster Fuzeboard, Fantômas/Melt-Banana). Now the active roster features five kick-ass italian acts (The Death Of Anna Karina, Disco Drive, Settlefish, Egle Sommacal and The Zen Circus & Brian Ritchie) and the split thing still goes on (Califone, The Black Heart Procession, Calexico, Geoff Farina and Ant are amongst the confirmed future releases).
CONTACTS
_contact & mailorder: info@unhiprecords.com (all e-mails are happily read but a reply is guaranteed only for mailorder issues/tutte le mail vengono lette molto volentieri ma una risposta è garantita solo per le questioni riguardanti il mailorder)
_to have the finger on the pulse of what's happening at unhip subscribe to our newsletter by sending a request hereitaliano: se volete iscrivervi alla newsletter della unhip mandate una mail qui specificando se volete ricevere la newsletter sull'etichetta e le uscite discografiche (di rara cadenza) oppure quella sugli eventi/concerti organizzati da unhip (cadenza o meno settimanale, di interesse soprattutto per chi abita a bologna e dintorni), oppure entrambe.
_for demo submissions please read carefully our brutally honest demo policy. we are already getting too many demos for our ears so if you want to send one keep in mind that:
we might not listen to it
we might listen to it and never tell you that we did
we definitely won't be able to answer to any e-mail asking if we have received it, what we think about it, what suggestions do we have or what other labels might be interested in it
if you still think it's worth sending it to us because you really feel we would like it then get in touch. it sounds harsh but we simply do not have the human (and definitely not financial) resources to do otherwise, so we'd rather be honest upfront!!!
italiano: non riusciamo ad ascoltare tutti i demo quindi potreste inviarlo per nulla
certamente non siamo in grado di rispondere a mail che chiedono se il demo è arrivato, se l'abbiamo ascoltato, cosa ne pensiamo o che suggerimenti possiamo avere
perdonate la brutalità che può essere interpretata anche come stronzaggine, è solo che non abbiamo le risorse umane (nè tantomeno finanziarie) che ci permettano di ascoltare tutti i demo. e sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei gruppi che già pubblichiamo se invece che dedicare il nostro tempo a loro lo dedicassimo ad ascoltare demo che tanto, con grandissima probabilità, non potremmo pubblicare neanche se ci piacessero.
Pezzo di concerto di Egle Sommacal
11.

TamburaBa

Percussioni e Danze ispirate alla tradizione dell'Africa Occidentale
TamburaBa BÃ KA BAMBA YEREMA part 2
12.

TamburaBa

Percussioni e Danze ispirate alla tradizione dell'Africa Occidentale
TamburaBa BÃ KA BAMBA YEREMA part 1
13.

Just Earth Music

JEM, Just Earth Music, is going to be the first social network dedicated to people who desire to share ideas, experience and knowledge in the world music.
The web site is going to be an easy and intuitive way to create a personal and free space where to promote one's own music and artistic productions. The mission is to encourage artistic exchanges of different cultures. It will permit people to be in contact, facilitating the exchange of ideas, stiles and the free circulation of different kinds of music.
JEM is going to be a unique showcase of the different forms of art in the world.
FUNKY SHOW -Beatrice Antolini official video clip
14.

Just Earth Music

JEM, Just Earth Music, is going to be the first social network dedicated to people who desire to share ideas, experience and knowledge in the world music.
The web site is going to be an easy and intuitive way to create a personal and free space where to promote one's own music and artistic productions. The mission is to encourage artistic exchanges of different cultures. It will permit people to be in contact, facilitating the exchange of ideas, stiles and the free circulation of different kinds of music.
JEM is going to be a unique showcase of the different forms of art in the world.
Combo
15.

vanderlei

Il progetto nasce a Bologna nel settembre 2005 sul palco dell'Estragon (Bo) in occasione di un grande evento live. L'incontro delle diverse storie musicali dei componenti di quella formazione ha fatto subito capire che qualcosa di nuovo stava nascendo.
La maggior parte dei partecipanti al nuovo progetto un tempo erano i Kybbutz, gruppo che registra nel 1999 il demo “La scatola”, prodotto a Firenze da Jeppe Catalano (batterista di Marco Parente e Giorgio Canali) e positivamente recensito su “Musica” di Repubblica. Nel 2001 il secondo demo, “Danzatore”, riscontra un grosso successo dal vivo. Spicca un'elegante sonorità post rock dalle particolari venature intimistiche che porta il gruppo anche a numerosi passaggi sulle radio alternative locali.
Perfettamente integrati nel panorama underground bolognese, tra il 2000 ed il 2001 i Kybbutz calcano importanti palchi, tra i quali quello del National Music Convention con i Verdena ed il palco dell' Estragon Summer, noto a tutti per l'Indipendence Days, e le più note piazza cittadine come P.za Maggiore e P.za VIII Agosto nell'ambito di importanti manifestazioni cultural-musicali. Nel 2001 suonano ancora all'Estragon, sul palco assieme a Meganoidi, Parto delle Nuvole Pesanti, Negramaro e Modena City Ramblers. Nel 2003 il brano “Danzatore di pioggia” viene inserito nella compilation “atpCD–vol.1”.
Nel 2006, dopo appena un anno dall’inizio del nuovo progetto, i Vanderlei vengono scelti tra le migliori dieci band dell'Emilia Romagna per rappresentare le nuove realtà musicali della regione al Mei di Faenza.
A gennaio 2008 esce il primo ep completamente autoprodotto dai Vanderlei, "1234". L'attacco, l'inizio di una nuova corsa, di un nuovo percorso. Sei tracce che tendono al meglio, un piccolo viaggio interiore verso nuovi punti di vista, verso una percezione più positiva di ciò che li circonda.
Ottobre 2008, inizia la collaborazione con Alkemist Fanatix Europe.
Ad agosto 2009 iniziano le registrazioni del primo disco, prodotto da Paolo Benvegnù.
L'inesatto - promo
16.

Lazzaro Piccolo

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Nel 1994 Lazzaro Piccolo si trasferisce a Bologna per continuare gli studi, sia didattici sia musicali, iscrivendosi al DAMS, Sezione Disciplinari Musicali e diventando allievo del chitarrista Giampiero Burza, con il quale si avvicina alla musica Jazz. Nel 1995 sceglie la musica Jazz come proprio genere e si iscrive al Corso di Armonia Jazz, Teoria e Solfeggio presso la scuola “C.P.M.”di Milano, tenuto dal chitarrista e compositore Bebo Ferra, con il quale conseguirà il Diploma nel 2000. Nel 1997 partecipa a Siena Jazz dove entra nel terzo livello (professionale) per la partecipazione al seminario, suonando con il M° Giancarlo Schiaffini durante il corso di Musica d’Insieme ed esibendosi extra scolasticamente con il maestro in uno dei concerti serali dalla manifestazione. Inizia quindi una fase di ricerca che lo porterà ad intensificare i propri studi sotto la guida di personaggi di spicco nell’ambiente jazz italiano, del calibro di Domenico Caliri, Gianluca Petrella e Antonio Borghini. Un’altra importante esperienza riguarda la partecipazione al Seminario tenuto da Jim Hall a Ravenna, in occasione dall’edizione 2000 di “Mister Jazz”. Nello stesso anno si iscrive al Corso Sperimentale di Jazz e Musiche del Nostro Tempo presso il Conservatorio G. Martini di Bologna e di Ferrara. Negli ultimi anni intensifica inoltre la propria attivita.. concertistica avvalendosi della collaborazione dei migliori elementi della nuova scena jazzistica bolognese e organizzando eventi e rassegne musicali in svariati locali Fra le attivita.. di maggiore interesse ricordiamo: Nel 2001 Aprile – Maggio: Rassegna Jazz presso locale “Al Piccolo”, p.zza Verdi Bologna in qualita.. di musicista e direttore artistico a cui hanno partecipato fra gli altri Sandro Satta, Domenico Caliri, Alberto Capelli, Antonio Borgini, Eduardo Maraffa. Nel 2005 gennaio- Febbraio: Rassegna Jazz presso il locale “Mate Caffe..” in qualita.. di direttore artistico e musicista a cui hanno partecipato fra gli altri, Matteo Raggi, Davide Brillante, Roberto Rossi, Davide Garattoni. Nel 2006 Novembre – Dicembre Entra a far parte del quartetto del musicista bolognese Guglielmo Pagnozzi il quale vanta di collaborazioni con Paolo Fresu, Enrico Rava, Steve Lacy, Roy Paci ecc. suonando in svariati festival; Bologna: Bravo Caffe.., Cantina Bentivoglio, Festival del Salotto Jazz Mana.. di cui era anche direttore artistico con partecipazioni del calibro di Ares Tavolazzi, Carlo Maver, Fabrizio Puglisi. Un’ altra importante manifestazione e.. stato il concerto tenutesi al jazz club di Ferrara “Torrione”; Collaborazione con Mop Mop al festival jazz estivo della Cantina Bentivoglio e Bravo Caffè, composta da: Alessandro Trebo, Andrea Benini, Pasquale Mirra, Salvatore Lauriola. Nel 2007 all’insegna di nuovi progetti nasce il Sound Club con il leader Guglielmo Pagnozzi. Tale progetto unisce 6 musicisti che collaboreranno con Roy Paci, Federico Poggipollini e con tanti altri dello stesso calibro, e con il loro afro - funky - jazz faranno ballare bologna, rendendo ogni concerto unico. Nel 2008 registrano al TAM TAM di Cesena il disco che presto uscirà e successivamente vengono chiamati da Radio Fujiko di Bologna per registrare un live. Sempre nel 2008 crea Sound Four un progetto che nasce in parallelo con il Sound Club. Tale formazione è composta da musicisti di gran talento come Beppe Scardino, Gaetano Alfonsi, Salvatore Lauriola e come special guest Federico Scettri
New Mop Mop Video...
17.

Bravo Caffè

Il Bravo e' senza dubbio uno dei locali di riferimento per chi ama la musica dal vivo e l'intrattenimento di qualita' a Bologna e in Regione. Nel corso degli ultimi anni si e' consolidata la sua fama di live club e al jazz si sono affiancati tutti gli altri generi: funk, soul, gospel, rock....spulciando le rassegne dei migliori club italiani ed europei incontrerete molti artisti che abbiamo ospitato o che ospiteremo in futuro. Nel weekend la musica d'ascolto lascia spazio a concerti d'intrattenimento. Bravo Caffe'....uno spazio di qualita' nel centro di Bologna....il piccolo Red Note della citta'.


::: IL BRAVO CAFFE' è aperto
martedi, mercoledi, giovedì:
::: dalle 19.00 alle 02.00
venerdì:
::: dalle 19.00 alle 03.00
sabato:
::: dalle 19.00 alle 03.00
domenica:
::: dalle 12.30 alle 15.30 Brunch
::: dalle 18.30 alle 02.00
Live Tropical Fish
18.

Bravo Caffè

Il Bravo e' senza dubbio uno dei locali di riferimento per chi ama la musica dal vivo e l'intrattenimento di qualita' a Bologna e in Regione. Nel corso degli ultimi anni si e' consolidata la sua fama di live club e al jazz si sono affiancati tutti gli altri generi: funk, soul, gospel, rock....spulciando le rassegne dei migliori club italiani ed europei incontrerete molti artisti che abbiamo ospitato o che ospiteremo in futuro. Nel weekend la musica d'ascolto lascia spazio a concerti d'intrattenimento. Bravo Caffe'....uno spazio di qualita' nel centro di Bologna....il piccolo Red Note della citta'.


::: IL BRAVO CAFFE' è aperto
martedi, mercoledi, giovedì:
::: dalle 19.00 alle 02.00
venerdì:
::: dalle 19.00 alle 03.00
sabato:
::: dalle 19.00 alle 03.00
domenica:
::: dalle 12.30 alle 15.30 Brunch
::: dalle 18.30 alle 02.00
Hamid Drake e Pasquale Mirra
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Bravo Caffè

Il Bravo e' senza dubbio uno dei locali di riferimento per chi ama la musica dal vivo e l'intrattenimento di qualita' a Bologna e in Regione. Nel corso degli ultimi anni si e' consolidata la sua fama di live club e al jazz si sono affiancati tutti gli altri generi: funk, soul, gospel, rock....spulciando le rassegne dei migliori club italiani ed europei incontrerete molti artisti che abbiamo ospitato o che ospiteremo in futuro. Nel weekend la musica d'ascolto lascia spazio a concerti d'intrattenimento. Bravo Caffe'....uno spazio di qualita' nel centro di Bologna....il piccolo Red Note della citta'.


::: IL BRAVO CAFFE' è aperto
martedi, mercoledi, giovedì:
::: dalle 19.00 alle 02.00
venerdì:
::: dalle 19.00 alle 03.00
sabato:
::: dalle 19.00 alle 03.00
domenica:
::: dalle 12.30 alle 15.30 Brunch
::: dalle 18.30 alle 02.00
BRIAN AUGER
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Bravo Caffè

Il Bravo e' senza dubbio uno dei locali di riferimento per chi ama la musica dal vivo e l'intrattenimento di qualita' a Bologna e in Regione. Nel corso degli ultimi anni si e' consolidata la sua fama di live club e al jazz si sono affiancati tutti gli altri generi: funk, soul, gospel, rock....spulciando le rassegne dei migliori club italiani ed europei incontrerete molti artisti che abbiamo ospitato o che ospiteremo in futuro. Nel weekend la musica d'ascolto lascia spazio a concerti d'intrattenimento. Bravo Caffe'....uno spazio di qualita' nel centro di Bologna....il piccolo Red Note della citta'.


::: IL BRAVO CAFFE' è aperto
martedi, mercoledi, giovedì:
::: dalle 19.00 alle 02.00
venerdì:
::: dalle 19.00 alle 03.00
sabato:
::: dalle 19.00 alle 03.00
domenica:
::: dalle 12.30 alle 15.30 Brunch
::: dalle 18.30 alle 02.00
The NEW MASTERSOUNDS
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Guglielmo Pagnozzi & Voodoo Sound Club

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Contemporary Afrofunk Band
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Guglielmo Pagnozzi – sax, tastiere, voce Lazzaro Piccolo – chitarra elettrica Alex Trebo - clavinet, sinth Salvatore Lauriola – basso elettrico Gaetano Alfonsi – batteria Danilo Mineo – percussioni Musica da ascoltare e da ballare, miscela esplosiva di Funky, Afrofunk, Disco'70, Afrobeat e psichedelia, con un repertorio interamente dedicato all'energia e al ballo composto sia da brani originali che da "cover" di Manu Dibango, James Brown e Fela Kuti. Il concerto di VSC riporta il Funk e il Jazz all'originale matrice africana: l’ipnotica ripetitività delle progressioni ritmiche e le torrenziali improvvisazioni del saxofono del leader, intrise di preziosa intensità espressiva, esplodono in una dimensione più rituale ed ancestrale, che coinvolge intensamente il pubblico sul piano intellettuale, fisico ed emotivo. A questo progetto hanno partecipato tra gli altri: Roy Paci, Gianluca Petrella, Billy Konatè, Sire Doumbouya.

VSC feat. Billy Konatè
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Lazzaro Piccolo

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Nel 1994 Lazzaro Piccolo si trasferisce a Bologna per continuare gli studi, sia didattici sia musicali, iscrivendosi al DAMS, Sezione Disciplinari Musicali e diventando allievo del chitarrista Giampiero Burza, con il quale si avvicina alla musica Jazz. Nel 1995 sceglie la musica Jazz come proprio genere e si iscrive al Corso di Armonia Jazz, Teoria e Solfeggio presso la scuola “C.P.M.”di Milano, tenuto dal chitarrista e compositore Bebo Ferra, con il quale conseguirà il Diploma nel 2000. Nel 1997 partecipa a Siena Jazz dove entra nel terzo livello (professionale) per la partecipazione al seminario, suonando con il M° Giancarlo Schiaffini durante il corso di Musica d’Insieme ed esibendosi extra scolasticamente con il maestro in uno dei concerti serali dalla manifestazione. Inizia quindi una fase di ricerca che lo porterà ad intensificare i propri studi sotto la guida di personaggi di spicco nell’ambiente jazz italiano, del calibro di Domenico Caliri, Gianluca Petrella e Antonio Borghini. Un’altra importante esperienza riguarda la partecipazione al Seminario tenuto da Jim Hall a Ravenna, in occasione dall’edizione 2000 di “Mister Jazz”. Nello stesso anno si iscrive al Corso Sperimentale di Jazz e Musiche del Nostro Tempo presso il Conservatorio G. Martini di Bologna e di Ferrara. Negli ultimi anni intensifica inoltre la propria attivita.. concertistica avvalendosi della collaborazione dei migliori elementi della nuova scena jazzistica bolognese e organizzando eventi e rassegne musicali in svariati locali Fra le attivita.. di maggiore interesse ricordiamo: Nel 2001 Aprile – Maggio: Rassegna Jazz presso locale “Al Piccolo”, p.zza Verdi Bologna in qualita.. di musicista e direttore artistico a cui hanno partecipato fra gli altri Sandro Satta, Domenico Caliri, Alberto Capelli, Antonio Borgini, Eduardo Maraffa. Nel 2005 gennaio- Febbraio: Rassegna Jazz presso il locale “Mate Caffe..” in qualita.. di direttore artistico e musicista a cui hanno partecipato fra gli altri, Matteo Raggi, Davide Brillante, Roberto Rossi, Davide Garattoni. Nel 2006 Novembre – Dicembre Entra a far parte del quartetto del musicista bolognese Guglielmo Pagnozzi il quale vanta di collaborazioni con Paolo Fresu, Enrico Rava, Steve Lacy, Roy Paci ecc. suonando in svariati festival; Bologna: Bravo Caffe.., Cantina Bentivoglio, Festival del Salotto Jazz Mana.. di cui era anche direttore artistico con partecipazioni del calibro di Ares Tavolazzi, Carlo Maver, Fabrizio Puglisi. Un’ altra importante manifestazione e.. stato il concerto tenutesi al jazz club di Ferrara “Torrione”; Collaborazione con Mop Mop al festival jazz estivo della Cantina Bentivoglio e Bravo Caffè, composta da: Alessandro Trebo, Andrea Benini, Pasquale Mirra, Salvatore Lauriola. Nel 2007 all’insegna di nuovi progetti nasce il Sound Club con il leader Guglielmo Pagnozzi. Tale progetto unisce 6 musicisti che collaboreranno con Roy Paci, Federico Poggipollini e con tanti altri dello stesso calibro, e con il loro afro - funky - jazz faranno ballare bologna, rendendo ogni concerto unico. Nel 2008 registrano al TAM TAM di Cesena il disco che presto uscirà e successivamente vengono chiamati da Radio Fujiko di Bologna per registrare un live. Sempre nel 2008 crea Sound Four un progetto che nasce in parallelo con il Sound Club. Tale formazione è composta da musicisti di gran talento come Beppe Scardino, Gaetano Alfonsi, Salvatore Lauriola e come special guest Federico Scettri
Solo su Balera @ Bravo Cafè Bologna
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Lazzaro Piccolo

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Nel 1994 Lazzaro Piccolo si trasferisce a Bologna per continuare gli studi, sia didattici sia musicali, iscrivendosi al DAMS, Sezione Disciplinari Musicali e diventando allievo del chitarrista Giampiero Burza, con il quale si avvicina alla musica Jazz. Nel 1995 sceglie la musica Jazz come proprio genere e si iscrive al Corso di Armonia Jazz, Teoria e Solfeggio presso la scuola “C.P.M.”di Milano, tenuto dal chitarrista e compositore Bebo Ferra, con il quale conseguirà il Diploma nel 2000. Nel 1997 partecipa a Siena Jazz dove entra nel terzo livello (professionale) per la partecipazione al seminario, suonando con il M° Giancarlo Schiaffini durante il corso di Musica d’Insieme ed esibendosi extra scolasticamente con il maestro in uno dei concerti serali dalla manifestazione. Inizia quindi una fase di ricerca che lo porterà ad intensificare i propri studi sotto la guida di personaggi di spicco nell’ambiente jazz italiano, del calibro di Domenico Caliri, Gianluca Petrella e Antonio Borghini. Un’altra importante esperienza riguarda la partecipazione al Seminario tenuto da Jim Hall a Ravenna, in occasione dall’edizione 2000 di “Mister Jazz”. Nello stesso anno si iscrive al Corso Sperimentale di Jazz e Musiche del Nostro Tempo presso il Conservatorio G. Martini di Bologna e di Ferrara. Negli ultimi anni intensifica inoltre la propria attivita.. concertistica avvalendosi della collaborazione dei migliori elementi della nuova scena jazzistica bolognese e organizzando eventi e rassegne musicali in svariati locali Fra le attivita.. di maggiore interesse ricordiamo: Nel 2001 Aprile – Maggio: Rassegna Jazz presso locale “Al Piccolo”, p.zza Verdi Bologna in qualita.. di musicista e direttore artistico a cui hanno partecipato fra gli altri Sandro Satta, Domenico Caliri, Alberto Capelli, Antonio Borgini, Eduardo Maraffa. Nel 2005 gennaio- Febbraio: Rassegna Jazz presso il locale “Mate Caffe..” in qualita.. di direttore artistico e musicista a cui hanno partecipato fra gli altri, Matteo Raggi, Davide Brillante, Roberto Rossi, Davide Garattoni. Nel 2006 Novembre – Dicembre Entra a far parte del quartetto del musicista bolognese Guglielmo Pagnozzi il quale vanta di collaborazioni con Paolo Fresu, Enrico Rava, Steve Lacy, Roy Paci ecc. suonando in svariati festival; Bologna: Bravo Caffe.., Cantina Bentivoglio, Festival del Salotto Jazz Mana.. di cui era anche direttore artistico con partecipazioni del calibro di Ares Tavolazzi, Carlo Maver, Fabrizio Puglisi. Un’ altra importante manifestazione e.. stato il concerto tenutesi al jazz club di Ferrara “Torrione”; Collaborazione con Mop Mop al festival jazz estivo della Cantina Bentivoglio e Bravo Caffè, composta da: Alessandro Trebo, Andrea Benini, Pasquale Mirra, Salvatore Lauriola. Nel 2007 all’insegna di nuovi progetti nasce il Sound Club con il leader Guglielmo Pagnozzi. Tale progetto unisce 6 musicisti che collaboreranno con Roy Paci, Federico Poggipollini e con tanti altri dello stesso calibro, e con il loro afro - funky - jazz faranno ballare bologna, rendendo ogni concerto unico. Nel 2008 registrano al TAM TAM di Cesena il disco che presto uscirà e successivamente vengono chiamati da Radio Fujiko di Bologna per registrare un live. Sempre nel 2008 crea Sound Four un progetto che nasce in parallelo con il Sound Club. Tale formazione è composta da musicisti di gran talento come Beppe Scardino, Gaetano Alfonsi, Salvatore Lauriola e come special guest Federico Scettri
Guitar Solo Lazzaro Piccolo
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Lazzaro Piccolo

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Nel 1994 Lazzaro Piccolo si trasferisce a Bologna per continuare gli studi, sia didattici sia musicali, iscrivendosi al DAMS, Sezione Disciplinari Musicali e diventando allievo del chitarrista Giampiero Burza, con il quale si avvicina alla musica Jazz. Nel 1995 sceglie la musica Jazz come proprio genere e si iscrive al Corso di Armonia Jazz, Teoria e Solfeggio presso la scuola “C.P.M.”di Milano, tenuto dal chitarrista e compositore Bebo Ferra, con il quale conseguirà il Diploma nel 2000. Nel 1997 partecipa a Siena Jazz dove entra nel terzo livello (professionale) per la partecipazione al seminario, suonando con il M° Giancarlo Schiaffini durante il corso di Musica d’Insieme ed esibendosi extra scolasticamente con il maestro in uno dei concerti serali dalla manifestazione. Inizia quindi una fase di ricerca che lo porterà ad intensificare i propri studi sotto la guida di personaggi di spicco nell’ambiente jazz italiano, del calibro di Domenico Caliri, Gianluca Petrella e Antonio Borghini. Un’altra importante esperienza riguarda la partecipazione al Seminario tenuto da Jim Hall a Ravenna, in occasione dall’edizione 2000 di “Mister Jazz”. Nello stesso anno si iscrive al Corso Sperimentale di Jazz e Musiche del Nostro Tempo presso il Conservatorio G. Martini di Bologna e di Ferrara. Negli ultimi anni intensifica inoltre la propria attivita.. concertistica avvalendosi della collaborazione dei migliori elementi della nuova scena jazzistica bolognese e organizzando eventi e rassegne musicali in svariati locali Fra le attivita.. di maggiore interesse ricordiamo: Nel 2001 Aprile – Maggio: Rassegna Jazz presso locale “Al Piccolo”, p.zza Verdi Bologna in qualita.. di musicista e direttore artistico a cui hanno partecipato fra gli altri Sandro Satta, Domenico Caliri, Alberto Capelli, Antonio Borgini, Eduardo Maraffa. Nel 2005 gennaio- Febbraio: Rassegna Jazz presso il locale “Mate Caffe..” in qualita.. di direttore artistico e musicista a cui hanno partecipato fra gli altri, Matteo Raggi, Davide Brillante, Roberto Rossi, Davide Garattoni. Nel 2006 Novembre – Dicembre Entra a far parte del quartetto del musicista bolognese Guglielmo Pagnozzi il quale vanta di collaborazioni con Paolo Fresu, Enrico Rava, Steve Lacy, Roy Paci ecc. suonando in svariati festival; Bologna: Bravo Caffe.., Cantina Bentivoglio, Festival del Salotto Jazz Mana.. di cui era anche direttore artistico con partecipazioni del calibro di Ares Tavolazzi, Carlo Maver, Fabrizio Puglisi. Un’ altra importante manifestazione e.. stato il concerto tenutesi al jazz club di Ferrara “Torrione”; Collaborazione con Mop Mop al festival jazz estivo della Cantina Bentivoglio e Bravo Caffè, composta da: Alessandro Trebo, Andrea Benini, Pasquale Mirra, Salvatore Lauriola. Nel 2007 all’insegna di nuovi progetti nasce il Sound Club con il leader Guglielmo Pagnozzi. Tale progetto unisce 6 musicisti che collaboreranno con Roy Paci, Federico Poggipollini e con tanti altri dello stesso calibro, e con il loro afro - funky - jazz faranno ballare bologna, rendendo ogni concerto unico. Nel 2008 registrano al TAM TAM di Cesena il disco che presto uscirà e successivamente vengono chiamati da Radio Fujiko di Bologna per registrare un live. Sempre nel 2008 crea Sound Four un progetto che nasce in parallelo con il Sound Club. Tale formazione è composta da musicisti di gran talento come Beppe Scardino, Gaetano Alfonsi, Salvatore Lauriola e come special guest Federico Scettri
Live VSC @ Sogliano Cavour